È Elio Nigro il Daniele De Rossi dell’Ebolitana, sia per il fatto di giocare nella squadra della propria città sia per la sua duttilità tattica. Mister Giacomarro conterà su di lui per cercare di uscire imbattuto dal campo del Perugia. In esclusiva il difensore-centrocampista biancazzurro spiega quella che è l’attesa della sua squadra alla partita del “Curi”: l’Ebolitana è infatti invischiata nella lotta per la salvezza.
“Secondo me ad aver condizionato il nostro avvio possono essere stati alcuni problemi che avevamo avuto in società – commenta Nigro – Ma tra i fattori ci metterei anche gli infortuni che avevamo avuto, compreso il mio. Ora stanno riprendendo un po’ tutti e speriamo di avere tutti a disposizione”.
Questa non è nemmeno la sua prima esperienza nel professionismo: ci era stato già in precedenza, a Benevento, e in particolare a Napoli, dove era stato allenato da un ottimo tecnico come Edy Reja.
“Quella di Napoli fu una bellissima esperienza: ero passato dalla Primavera alla prima squadra ed ebbi la possibilità di conoscere Reja, ma anche a Benevento ho avuto un allenatore come Simonelli da cui ho imparato molto”.
A proposito di allenatori, questa stagione i suoi tecnici sono stati già due, prima Pepe e poi Giacomarro. Com’era il rapporto con il primo e com’è quello con il secondo?
“Con Pepe all’inizio non c’ero perché mi ero infortunato. Con Giacomarro sono tornato da due settimane, e ho notato che ci dà molta fiducia e tende sempre a cercare di farci esprimere al massimo delle nostre possibilità”.
Lei è ebolitano doc. Percepisce molta responsabilità nel vestire questa casacca?
“Sì, perché per me è un motivo in più per fare bene la domenica: quando la gente viene al campo, mi conoscono un po’ tutti. Purtroppo abbiamo avuto un inizio non facile, ma speriamo di rifarci al più presto perché avremo una trasferta molto dura e affascinante su un campo molto difficile come il Renato Curi di Perugia”.
Cosa farà l’Ebolitana a Perugia?
“Noi speriamo di andare là per vincere: non ci costa nulla. Speriamo di fare la nostra partita e mettere in difficoltà una squadra che è costruita per vincere il campionato”.
Conoscevamo lei fin dai settori giovanili per la sua capacità di ricoprire diversi ruoli in campo: come lei c’è forse solo De Rossi in Italia…
“Ecco, ha nominato proprio il calciatore al quale vorrei ispirarmi, perché è quello che stimo un po’ di più dalla A. Per me è un onore essere paragonato a De Rossi: spero di poter dare il massimo e continuare su questa falsariga”.


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